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Bulldog Francese Blu! Tutto quello che devi sapere

 

I Cuccioli di Carlotta desiderano informare i propri clienti. In questo articolo vi spieghiamo tutto ciò che dovete sapere sui bulldog francesi blu.

“In principio Dio creò l’uomo ma vedendolo cosi debole gli donò il cane”.

Con queste parole Milan Kundera rende omaggio al più fedele amico dell’essere umano: il cane.

 L’amicizia, o meglio l’amore, tra esseri umani e cani risale al Neolitico, ultimo dei tre periodi in cui è divisa l’età della pietra, la prima volta in cui un cane venne sepolto col suo padrone risalgono invece al XII secolo avanti Cristo. 

Il cane sarà fedele alleato sia dei cacciatori durante le loro battute di caccia che dei primi agricoltori. La storia evolutiva di esseri umani e cani ha del romantico, come due amanti destinati a incontrarsi ambedue hanno iniziato il loro percorso ai lati opposti del globo nello stesso momento.

Nel meridione del Nord America, piccoli canini di foresta divennero più grandi, migliorando la loro capacità di correre, ed al termine del Miocene la prima specie del genus Canis, il c.d. Canis lepophagus, antenato di lupi, coyote e cani, comparve. 

Nell’Africa orientale, i primati si divisero, alcuni rimasero sugli alberi, altri spostarono il loro habitat al suolo. Impararono a camminare eretti, svilupparono un cervello più grande, impararono a difendersi dai predatori e a divenire predatori essi stessi. 

S’incontrarono nel continente eurasiatico dando inizio al legame che ancora oggi sopravvive.

Ma come siamo arrivati ai nostri amici a quattro zampe?

Il cane è il carnivoro più diffuso al mondo gli ultimi studi di genetica portano a credere che si siano susseguite e sostituite le une alle altre cinque diverse tipologie di lupo, in base a questa teoria il lupo odierno non è il progenitore dei nostri cani. 

I cani però discendono dallo stesso animale che originò i lupi, in genetica si definisce clade monofiletico. In sintesi non sappiamo da quale lupo siano nati i nostri cani e i moderni lupi, i progenitori di lupi e cani sono estinti e, in ultimo, cani e lupi non sono specie separate. 

Anzi, la separazione tra i due è piuttosto recente, trai 27.000 e i 40.000 anni fa. 

E l’addomesticamento ha 20.000 anni. L’evoluzione dei cani ha due spartiacque: il primo dovuto alla natura ovvero la separazione dai lupi e il secondo per mano umana con la creazione delle razze canine. 

L’uomo ha imposto al cane come evolversi selezionandolo e questo ha causato un mix genetico tra antiche e moderne razze.

Alcune antiche razze europee sono estinte e non le abbiamo mai incontrate. 

Questo lungo preambolo era solo per chiarire un concetto semplice quanto ignoto: le razze canine sono una nostra invenzione. 
Nei cani abbiamo selezionato razze per migliaia di anni talvolta incrociando razze ancestrali della stessa linea mentre altre volte ricorrendo a cani di linee diverse. A un certo punto abbiamo sentito il bisogno di regolamentare le razze canine secondo canoni e standard riconosciuti. 

Nel 1911 nasce la Fédération Cynologique Internationale, una federazione internazionale delle associazioni di allevatori canine, voluta da allevatori tedeschi, austriaci, belgi, francesi e olandesi. Ad oggi ne fanno parte 88 nazioni e riconosce 399 razze canine tra cui il Bulldog Francese. 

La FCI (di cui fa parte E.N.C.I) inserisce il bulldog francese nel gruppo 9, quello dei cani da compagnia eppure i nostri bulletti, tra la metà e la fine del 1800, sono allevati come cani da combattimento contro i ratti.

Se cercaste foto d’epoca di bulldog francese e lo paragonaste ai vostri bulli non notereste alcuna somiglianza o molte poche. Padri del bulldog francese sono l’old english bulldog, da cui vennero selezionati esemplari molto piccoli, e esemplari di dogue de Bordeaux anch’essi scelti tra i più piccoli. In seguito furono incrociati con cani di tipo terrier a pelo liscio. 

Nel 1880, i primi bulldog giunsero in Francia dove nacque il primo club, nel 1885 nacque il primo registro di iscrizioni della razza e nel 1898 vennero stabiliti i primi standard. Gli standard delle razze canine non sono e non devono essere ritenuti dei dogmi religiosi. 

Se pensate che dal 1898 a oggi i bulldog e gli standard non siano mai cambiati forse dovreste parlarne con Charles Darwin e ripensare a quanto vi ho detto rispetto all’evoluzione dei nostri amici a quattro zampe dal Neolitico ai giorni nostri.

Fino a qualche anno fa l’E.N.C.I non riconosceva come bulldog francesi quegli esemplari il cui colore fosse fulvo. La natura non segue la logica del mercato e nemmeno quella umana, la natura segue la sua logica. 

Ad oggi, assistiamo sempre più spesso a infuocate polemiche sulla “purezza della razza” rispetto ad alcuni manti dei nostri amici a quattro zampe. Non sarà questo articolo a voler dirimere la questione o alimentare isterici attacchi d’ira verso questo o quel cane, atto ignobile per sua stessa natura, o a voler criticare E.N.C.I per le sue scelte e la sua politica. 

Ciò che ci proponiamo di fare, in maniera pacata, civile e rispettosa, è sottoporre alle vostra attenzione le nostre considerazioni in forza di quanto scritto sino ad ora.
Negli ultimi anni si è diffusa una nuova tipologia di manto dal colore blu, la querelle in materia è relativa all’appartenenza o meno di cani di questo colore alla razza dei bulldog francesi.

Alcuni definiscono i bulldog di questo colore “meticci”, noi, preferiamo definirli esotici.

Al momento alcune associazioni nazionali sono, per cosi dire, in ritardo nell’aggiornare le liste di colori riconosciuti come rispondenti agli standard attuali tuttavia altri enti, come la Kennel Association Alovensko, riconoscono i bulldog di colore blue, e non solo, come bulldog francesi a tutti gli effetti. 

Il riconoscimento da parte di enti come il KAS fa si che gli organi competenti rilascino pedigree perfettamente validi e legali. Un bulldog francese esotico è un bulldog francese e come tale risponde a tutte le caratteristiche della razza.

Il bulldog è un cane testardo, giocherellone, di indole pacifica che va d’accordo con i bambini. Come ogni bulldog potrebbe avere problemi respiratori e nei mesi più caldi deve essere tenuto al fresco e bere molta acqua. La sua cute è delicata e deve essere lavata con saponi e detergenti neutri.

 Fondamentale curarne anche l’alimentazione. In tutto il mondo il colore blu è sempre più richiesto e i prezzi dei cuccioli sono, mediamente, molto alti. Sovente si assiste a veri e propri scontri tra sostenitori e detrattori dei bulldog esotici, riteniamo che questo atteggiamento sia solo un danno. Alcune persone hanno dalla loro la “forza” degli standard eppure quegli stessi standard sono mutati più e più volte dal 1885 a oggi e i loro bulletti, rispetto a quegli standard, non sarebbero dei bulli!

Riteniamo che sia doveroso tutelare la salute dei cani, dopo tutto sono al nostro fianco, a prescindere dalla razza cui apparteniamo, dal colore della nostra pelle, del nostro sesso o da qualunque altro fattore, da 27.000 anni.

In forza di quanto sopra, siamo favorevoli a quegli standard che tutelino la loro salute ma riteniamo che gli standard dovrebbero essere rivisti in maniera più celere, completa e frequente per essere al passo dell’evoluzione.


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